martedì 14 luglio 2009

HD V-Rod: è fantastica, parcheggiata!


Che senso ha farcire di cavalli un oggetto intrinsecamente inadatto a muoversi? Giuro, se avessi una scrivania di cinquanta metri quadri, l’Harley V-Rod sarebbe il mio fermacarte preferito, ma da guidare per strada è una vera m***da. Non so da che parte cominciare a elencare i suoi difetti. Partiamo dai freni? Ok: quello davanti non frena e la leva ha la consistenza del naso di Pinocchio. Quello di dietro blocca facile. Il flaccido duo va bene giusto se per rallentare hai a disposizione l’intero Wisconsin.
Ma la ciliegina sulla – ehm – torta per me è la ciclistica. Passo sui dossi e la sospensione posteriore mi spara verso l’alto, con le chiappe dove mai nessuna sella è giunta prima. Metto le ruote sui tombini e tutta la moto, dalla forcella al perno del forcellone, svergola e torce come un fusillo scotto. Ma per piacere! Vuoi un’Harey? E sia, la vorrei anch’io. Ma pigliati una 883! Più motore, sotto quel telaio, non serve davvero.

Lsdiff

venerdì 10 luglio 2009

Auto vecchia fa buon brodo


L’auto del futuro? È quella vecchia. Lo dimostrano il successo della Peugeot 206 Plus, riedizione della vecchia 206, e la Seat Exeo che è di fatto la pensionata Audi A4 con la S appiccicata sul cofano.

L'ha capito bene anche quel dritto di Marchionne, che pare intenda tenere in listino l’Alfa 147 come modello low cost anche dopo l’uscita della 149.

In barba alle ibride, alle elettriche e ai futuribili modelli a idrogeno.

E' la scelta più razionale: la meno costosa in termini economici e pure in termini ecologici, visto che si sprecano molte meno risorse per mantenere in funzione impianti ben collaudati piuttosto che approntarne di nuovi.

Passare al nuovo è un investimento? Ma neanche per sogno: il risparmio di emissioni tra una generazione di auto e la successiva è ormai così limitato che il punto di pareggio non si raggiungerà mai.

L'auto ecologica è una baggianata politica e niente di più. Un pretesto per forzare la sostituzione di modelli ancora efficientissimi, che noi finiamo per pagare due volte: quando compriamo l'auto e quando finanziamo, con le tasse, gli ecoincentivi erogati dal governo.

Il problema è che sull'auto ci mangiano in troppi. Non dico nel senso di mazzette e conti gonfiati: è che l'indotto dell'industria automobilistica paga lo stipendio di milioni di famiglie e drogare il mercato ha, per l'appunto, una valenza politica.

E allora? E allora niente. Va bene così, perché non c'è altro da fare. Basta saperlo. Quantomeno per non farci prendere per il culo.

E comunque io l'auto vecchia me la tengo: mica me la ricompro!

Lsdiff

mercoledì 1 luglio 2009

Subaru Impreza Diesel: prendete esempio da lei!



Devo averlo già scritto da qualche parte: le orge di cavalli e chilogrammetri non mi... eccitano più di tanto. Macchine da corsa a parte, sacrifico volentieri numeri da record in cambio di un motore fluido e regolare: detesto le auto che non mi permettono di guidare con un filo di gas e “annegano” sotto coppia a ogni incrocio, quando svolto piano piano in seconda.
Tutto ciò per dire che parecchi turbodiesel di successo... mi fanno cagare.
Ma ieri ho visto la luce. Ho guidato la nuova Subaru Impreza diesel e, accidenti, è fatta gran bene! Ha un’entrata in coppia progressiva, anche se non particolarmente vivace. E grazie al nuovo cambio a sei marce, dai rapporti lunghi, ma perfettamente spaziati, riesco a guidarla quasi come un’auto a benzina. Il tutto con un rumore davvero contenuto e consumi ridicoli (ho fatto quasi 17,85 km/l di media).
Poi assetto e trasmissione sono magnifici. Se entro in curva troppo forte e in modo distratto l’Impreza ha un rassicurante sottosterzo, facile da far scomparire con una guida tecnica. Rollio e beccheggio sono ai minimi termini, anche se le sospensioni assorbono ogni asperità con eccezionale competenza. E l’equilibrio generale dell’auto è perfetto, visto che rimane parallela al suolo anche sui dossi affrontato “alla garibaldina”.
Ma non finisce qui. Se accelero in curva, i differenziali sono tarati per darmi un effetto leggermente sovrasterzante e il controllo della vettura rimane facilissimo anche quando si forza l’inserimento per percorrere le curve in deriva.
Pare che quando si videro le prime foto della Impreza Sti fu proprio il boss di Subaru Italia a dire: «Se va forte quanto è brutta, non ci batte nessuno». La diesel non è un’auto da contemplare, né fuori, né dentro. Ma di certo, sulla strada, è un osso molto duro!

Lsdiff