martedì 30 marzo 2010

SPECIALE COMPATTE: Honda Civic 2.2 i-Cdti


E adesso quale mi compro?
Ho deciso: cambio macchina. Abbandono la fida Honda Civic 2.2 i-Ctdi del 2006 5p, alla ricerca di una vettura con un’impostazione più confortevole. Nella mia caccia all'auto ideale ho provato molte "compatte" per farmi una chiara idea di cosa offre il mercato. Di seguito e nelle prossime puntate ti racconto ciò che ho scoperto...

Partiamo da qui
Mi sembra naturale iniziare a parlare delle differenze fra auto di questo segmento partendo proprio da quella che mi ha accompagnato per quasi 4 anni e 50.000 km, la Civic appunto.

Che abbia una impostazione sportiva è chiaro non appena ci sali a bordo; certo, la plancia da incrociatore Klingon può disorientare un attimo, ma tutti i comandi sono a portata di mano. Anzi, forse è meglio dire a portata di pilota, dato che molti (come la climatizzazione) non sono nemmeno raggiungibili dal passeggero.

La seduta è tendenzialmente bassa, il volante piccolo quanto basta (35 cm di diametro), e il cambio è vicino. Il sedile ha tutte le regolazioni (tranne quella lombare, non disponibile nemmeno a pagamento) e trovare la posizione giusta anche per i più alti è facile.

Giro la chiave, premo il pulsante start (si... doppia manovra... tecnologia aliena mal implementata) e il “miracoloso” 2.2 diesel prende vita.

Aver avuto questo motore sotto al sedere per 4 anni è un serio problema, perché quasi tutti gli altri diesel sembrano "indietro" di 10 anni quanto a fluidità. Il funzionamento del "vecchio" 4 cilindri Honda è davvero molto simile a un benzina, con il vantaggio di una coppia subito pronta. Così, nonostante non sia sportivo in senso stretto, vende davvero bene i suoi 140 cv.

Dove la cilindrata e i cavalli si nascondono, invece, è nei consumi sempre contenuti. In città la media è di 7,2 l/100km, in autostrada si scende a 5,5 l/100 km: numeri da cilindrate molto più piccole e con prestazioni nettamente inferiori.

Il cambio, pastoso nei primi 15.000 km, è poi diventato molto più preciso e meno contrastato; la frizione ha una corsa lunga, anche troppo a mio parere, ma nulla di drammatico.

Su strada c’è un solo modo di definire la Civic: divertente! Non è una delle auto più silenziose a causa di fruscii e rotolamento sempre presenti ad andature autostradali, ma quando si alzano i ritmi di guida e si affronta un percorso ricco di curve, ecco che l’avantreno mostra un’inaspettata precisione.

Il comando del servosterzo (elettroattuato), mai morbido o inconsistente, permette sempre un buon contatto con la strada e il volante ha una impugnatura perfetta.

Ma allora perché cambiarla? Per un suo particolare difetto: gli ammortizzatori che filtrano malissimo le imperfezioni della strada. Purtroppo, per esigenze personali, questo difetto è diventato insopportabile... Ha inizio la Caccia

Il Dado

sabato 6 marzo 2010

Quando scocca La scintilla...

... non ci puoi fare proprio nulla.

Capita sempre così, quando meno te lo aspetti, ti giri sorpreso, il boato, in un attimo non c'è più, e ripensi a curva2 con il cordolo che si avvicina e la saponetta che già chiede pietà.

Penso che sia una delle poche cose materiali in grado di regalare quella scarica di adrenalina, sentire la pelle d'oca, le pupille dilatarsi e immediatamente mettere a fuoco l'orizzonte per poi sentire i brividi.
Ogni volta che scocca una semplice scintilla, è un'Emozione, indipendentemente che sia sotto due o quattro valvole, che si ripeta ciclicamente da sola, o assieme a un'altra, o altre due, tre, quattro...
Alla fine è sempre grazie a lei che siamo in grado di sentire il nostro cuore pulsare di nuovo...




[da Deliri di un Motard in pieno inverno]

Mr.D