domenica 30 novembre 2008

Alfa Romeo Spider 2.4 Jtdm: che telaio!


Le pesa il fondoschiena? E chi se ne importa!

Se hai letto i miei post precedenti, probabilmente ti aspetti che dell'Alfa Spider io scriva una recenisone al vetriolo... Ebbene ti accontento: ha sedili che in curva ti costringono a tener chiusi i finestrini, se non vuoi volare fuori dall'auto.

E poi... poi... Beh, e poi niente: tolto questo difetto è una macchina stupenda. Pesa come il fondoschiena delle modelle di Botero, è vero (parliamo di una tonnellata e sei...), ma è fatta talmente bene che quando la guidi non te ne accorgi. E' più maneggevole di quel che si potrebbe pensare, ha una tenuta di strada fenomenale, una stabilità impeccabile e un comfort al di sopra di ogni critica. E pure il motore a gasolio è una scelta azzeccata: coi suoi 41 "chili" di coppia rende la Spider molto scattante. Lo 0-100 km/h in 8,2" è deludente, è vero, ma i questo caso i numeri non dicono tutto. Quest'auto emoziona e si guida benissimo: quello che la condanna al letargico 8,2" è il cambio un po' impacciato, che tuttavia non penalizza il divertimento o il coinvolgimento nella guida. Agile e sensibile, la Spider pennella le curve guidata dal tuo pensiero. E chi se ne frega se poi il diesel non ha consumi da diesel (11 km/l circa a velocità codice in autostrada...) e il tettino ci mette 30" ad aprirsi o chiudersi.

Una curiosità: l'Alfa fa 228 km/h, mentre la Opel Gt fa 229 km/h, ma per quel chilometrino di vantaggio ha bisogno di ben 64 CV in più. Segno che tra le due, l'italiana ha molto da insegnare in tema di efficienza!

Lsdiff

venerdì 28 novembre 2008

Porsche Targa: ora il telaio è all'altezza, però...


Grazie, mi incarti quell'altra!
La nuova Porsche Targa ha un grosso pregio: fa dimenticare il telaio pietoso della versione precedente. Ora la sua rigidezza non è lontana da quello della coupé. Un ottimo inizio, peccato che poi si porti dietro alcuni altri difetti (o ne inventi di nuovi) che la rendono perfetta per chi cerca una sportiva da passeggio, ma una pessima scelta per chi vuole guidare per davvero.
Primo: la trazione integrale (versioni Targa a trazione posteriore, per ora, non ce n'è). Quando la spingi al limite, la Targa perde coordinazione: derapa sì, anzi no, beh, solo un po'... insomma va un po' a singhiozzo. La Carrera 2 coupé ha reazioni più limpide, sfruttabili e divertenti.
Secondo: i comandi al volante per il nuovo cambio a Pdk a doppia frizione. Ma perché bisogna sempre fare gli originali? Perché non arrendersi al fatto che se una cosa è comoda per i piloti - tutti - deve essere per forza accantonata su un'auto per il "grande" pubblico? Due belle palette dietro al volante sarebbero state molto più comode e intuitive dei pulsantoni bidirezionali sulle razze, che sono facili solo... da azionare inavvertitamente. Ne hai due, uno a destra e uno a sinistra e funzionano entrambi allo stesso modo: li spingi col pollice per mettere la marcia superiore e li tiri con l'indice per scalare. Certo, prima o poi ti ci abitui, ma se abituarsi risulta faticoso è perché la cosa non è studiata bene. O no? Per fortuna c'è anche il buon vecchio cambio manuale...
Ultimo difetto, poi la smetto di criticare, è che il tetto, quando si apre, porta via una dozzina di centimetri di spazio in altezza ai passeggeri posteriori, che già hanno strapuntini risicatissimi. Dietro a molte delle Carrera che vedo sono sedute altissime modelle rattrappite: se le immagino sulla Targa mi viene il torcicollo per loro!

Lsdiff

giovedì 27 novembre 2008

Quasi quasi mi faccio la Ferrari...


La pago poco, ma poi?
A guardare Ruoteclassiche molte Ferrari come la 208 Dino, una 208 GTB o una 328 GTS sembrano accessibilissime. Quest'ultima, per esempio, un paio d'anni fa costava attorno ai 37.000 euro: come una berlina premium mediamente accessoriata. Ma è davvero tutto li?
Una supersportiva di oggi è pensata per render bene in ogni ambito: puoi salirci a Milano e andarci in Costa Azzurra senza problemi. Ma le supersportive di una volta erano senza compromessi e con un solo obiettivo: le prestazioni. La facilità di manutenzione era del tutto secondaria e ai prezzi della manodopera Ferrari la cosa ha un suo peso. Inoltre scordati i tagliandi ogni 15.000 km... Per giunta, sono auto che meno le usi e più si rovinano. Se non riesci a portarla a spasso (e a darle da bere) tutti i weekend, aspettati di doverle dedicare interventi frequenti. Molti pezzi di ricambio vanno cercati apposta, e spesso le gomme sono in misure che non usano più. Vengono prodotte a richiesta, a costi conseguenti. Inoltre, più cilindri ci sono e più sono onerose certe operazioni: un "gioco valvole" costa una piccola fortuna, ed è meglio non pensare nemmeno a eventuali carburatori: una regolata a 6 "doppiocorpo" può lasciare in mutande un appassionato ottimista e dal portafoglio... "normodotato".
Morale: comprare una Ferrari è come mettersi con una nobildonna, che pretende di essere mantenuta a certi standard.

Cavaliere Nero

mercoledì 26 novembre 2008

BMW Z4 3.0i: è lei "quella giusta"


Forte e tranquilla
Ho fatto anch'io un giretto, sfortunatamente solo come passeggero, sulla Bmw Z4 M e l'impressione che ho avuto è che sia sì un'auto bestiale, ma per tirarle fuori tutto il suo potenziale hai bisogno di una pista. Solo uno psicopatico proverebbe a sfruttarla veramente su strada. Inoltre il motore spinge bene in alto ma è "seduta" nelle risposte a bassi giri.
E allora? Lsdiff è d'accordo con me che la Z4 giusta è la meno pretenziosa 3.0i. Non ha la cavalleria della M, ma la coppia che ha (circa 30 kgm) te la mette a disposizione... da quando giri la chiave d'avviamento! E in modo molto lineare e controllabile.
Ti porta a spasso tranquilla, è confortevole e rilassante se vuoi andare a passeggio, ma sa tirare fuori tutta la sua grinta e la sua forza se affondi l'acceleratore: pronta, prontissima e sempre perfettamente adeguata al telaio. Alla fine è lei la più sfruttabile e gratificante: un'auto riuscita a 360 gradi. Peccato non abbia l'autobloccante della M, che qui potrebbe davvero a fare la differenza...

Cavaliere Nero

lunedì 24 novembre 2008

Bmw Z4 M Roadster: in cerca di un Wow!


Ditemi perché!
La Z4 M Roadster dimostra che prendendo un telaio brillante, un motore spettacolare e una linea di successo si può comunque realizzare un mezzo pasticcio. Intendiamoci, non è da buttar via, ma dalla "Grande M" mi aspetto un... un... un... un "Wow!". Ecco. E la Z4 M non lo è.
Il problema principale è che non ha trazione sufficiente per mettere giù tutti i suoi cavalli. Ci prova, ma il differenziale a controllo elettronico non è abbastanza. Insomma c'è troppo motore per quel telaio o, se preferisci, il telaio non è all'altezza del motore.
Ok, due dei tre gioiellini da cui sono partito li ho già presi a schiaffi e ora tocca alla linea: le due creste sul cofano, che dovrebbero rendere l'auto più aggressiva, riescono solo a renderla meno elegante. E a farla somigliare vagamente a un coccodrillo. Che l'ineffabile direttore del design Bmw pensasse di venderla a monsieur Lacoste?

Lsdiff

domenica 23 novembre 2008

Mini Cooper S: non l'amo, ma...


Mini Cooper S
Posso dirlo? A me la Mini è sempre stata sulle scatole. Perché ha quell'aria "gné-gné" delle auto da aperitivo senza la qualità che ti aspetti da una macchinina cara come il fuoco. La 500, per intenderci, secondo me è fatta meglio. Quando si tratta di guidare davvero, però, devo ammettere che la Mini sa prendere le cose molto sul serio. La prima cosa che conquista è il motore (lo stesso della Peugeot 207 Gti): grazie all'iniezione diretta e al turbo Twin Scroll i suoi 175 CV sono sempre pronti a scattare. Spinge subito e sembra addirittura più reattivo di quello vecchio col compressore Roots... L'assetto è ottimo e solo lo sterzo non mi soddisfa del tutto: quando vai molto forte è fin troppo sensibile per i miei gusti. Ma visto che partivo prevenuto un difetto dovevo pur trovarglielo, no?

Lsdiff

martedì 18 novembre 2008

Opel GT: costa quel che vale...


Credi ancora ai pasti gratis? Illuso!
La guardiamo da fermi e rimaniamo abbagliati: la linea è bella, niente da dire, e stando al "cartellino" sotto la carrozzeria c'è tutto quel che serve per un piacere di guida ai massimi livelli. Trazione posteriore, differenziale autobloccante, motore turbo da 264 CV e addirittura 36 "chili" di coppia... Il tutto per appena trentamila euro (spicciolo più, spicciolo meno)! La partenza a ruote fumanti è d'obbligo. Ma col passare dei chilometri capiamo entrambi che, come sempre, paghi per quello che ti danno e tante golose virtù sono ahimé bilanciate da alcuni difetti marchiani. Il tettino, per esempio, fa schifo: fa passare l'acqua come quelli di cent'anni fa, quando lo apri ti ammazza il bagagliaio (da 157 litri disponibili te ne ritrovi appena 66) e, se è bagnato, ti inzuppa tutto ciò che c'è dentro. Ecchecca..o! La guida, d'altra parte, è appagante solo sull'asciutto e sull'asfalto perfetto, perché l'assetto troppo rigido rende la Gt saltellante sui fondi rovinati e piuttosto nervosa sul bagnato. E chiedere al controllo di stabilità di metterci una pezza non è onorevole...

Fabio e Lsdiff

sabato 15 novembre 2008

Elogio della follia




Pensierino della sera

Detesto le auto che nascono con uno scopo: nessun appassionato dovrebbe mai guidarne una. Sono veicoli escogitati dai geni del marketing e hanno il potere di avvilire istantaneamente qualunque sincero innamorato del volante ci salga a bordo.
Le auto dovrebbero nascere con euforia, irruenza e un pizzico di follia. I profeti dei cosiddetti modelli "intelligenti" dovrebbero smettere di intasare le strade e andarsene in giro in autobus! :P

Lsdiff

La mia top 10



The winner is...
Ripensavo alle auto più belle e gratificanti che ho mai guidato: quelle che mi hanno emozionato anche andando piano (vedi articolo sul piacere di guida). E mi sono accorto che nella mia top 10 ci sono nomi insospettabili e assenze eccellenti...

1. Pagani Zonda S 7.3 - intuitiva e "leggiadra" come una Elise, ma col motore di uno Shuttle.
2. Lamborghini Murcièlago LP640 - così equilibrata e "tutta d'un pezzo" che te la senti addosso come un go-kart.
3. Chevrolet Corvette C6 MY08 - un mix unico di efficacia, coinvolgimento e comfort. A un prezzo "da saldo".
4. Honda Integra Type-R - una "gruppo N" targata che ha tanta voglia di correre.
5. Mitsubishi Evo VII - nessuna Evo successiva è stata altrettanto rabbiosa.
6. Ferrari California - la Rossa più bella da spremere sulle strade normali.
7. Honda S2000 - coinvolgente e impegnativa come una monoposto.
8. Ford Sportka - una "peperina" a qualunque andatura: portala al limite e... goditi il rodeo!
9. Porsche 997 Turbo - la guido e mi fa sentire bene...
10. Fiat Grande Punto Abarth - al limite è perfetta: "galleggia" in perfetto equilibrio sulle 4 ruote.

In zona punti:
Fiat 500 F
- quella del '65, col cambio non sincronizzato.
Maserati Spyder 4.2 Cambiocorsa
- grande inserimento e più cavalli che trazione.
Ferrari 328 Gts
- dura e legnosa, ma ricca di armonie, come un grande whisky scozzese.

Le grandi escluse
Ferrari 599 Gtb - se non la spremi al massimo sembra... ferma.
Bmw M3 8 cilindri - per "sentirla" devi farla correre.
Lamborghini Gallardo prima serie - efficacissima, efficientissima, ma poco rabbiosa.

Qual è la tua superclassifica?

Lsdiff

venerdì 14 novembre 2008

Alfa Romeo MiTo: fossero tutte come lei...



Era ora!
Finalmente un'Alfa Romeo con il carattere da sportiva e la linea aggressiva e sinuosa, come il marchio del Biscione merita. Anche se è costruita sul medesimo pianale della G.Punto (o si chiamava Punto G? Mah...) ha una personalità diversa, quindi non ha semplicemente un “vestito” differente, ma è proprio un’altra macchina. S
e vuoi un comportamento veramente sportivo sceglila con il "millequattro" turbo a benzina: con i suoi 155 CV, è sempre pronto a spingere e allungare sino al limitatore senza incertezze. Il 1.6 JTDm tira sì da morire e ti dà una bella spinta energica che continua oltre i 4.000 (si esaurisce dolcemente oltre i 4.500), ma non ti dà le stesse soddisfazioni quando tiri le marce. In ogni caso, la coppia è sempre facile da sfruttare grazie al TTC Q2 elettronico che simula gli effetti di un differenziale autobloccante (qui funziona meglio che sulla 500 Abarth). Telaio e assetto, poi, ti permettono di sfruttare sempre la Mito fino in fondo: ti fanno andare sui binari e solo nei violenti trasferimenti di carico sullo sconnesso il retrotreno accenna qualche instabilità, quasi impercettibile. Il tutto facendo a meno delle barre anti-rollio, perché un trucco negli ammortizzatori ha permesso di eliminarle e risparmiare qualche chilo.
Bizzarro l'effetto del DST, un controllo elettronico che ti “consiglia” le manovre giuste per evitare il sovra o il sotto sterzo: muove il volante attraverso il motore elettrico del servosterzo e tu senti una (modesta) forza di rotazione nella direzione necessaria. Sei libero di non ascoltare i suoi consigli, ma dandogli retta ti accorgi che ti dà i consigli giusti per andare più forte (anche in pista) e rischiare di meno. Poi, se devi proprio portare dei fiori alla fidanzata e preferisci andare per prati che dal fiorista...

Fabio

giovedì 13 novembre 2008

Mercedes C63 Amg: va come un treno



Ancora non ci credo
Lo confesso, per me le parole Mercedes e sportività nella stessa frase fanno ridere. O almeno ne ero convinto prima di provare la C63 Amg... Va come un treno, ha un assetto e freni fantastici e il cambio automatico non fa rimpiangere un robotizzato. Scendo più nei particolari, perché ne vale la pena: l’auto è molto agile nel misto, con movimenti della cassa ben controllati, un ottimo inserimento e una resistenza al sottosterzo formidabile. Proprio quello che ci vuole per sentirsi coinvolti nella guida. Cavolo, ma non era una Mercedes? E' addirittura più emozionante della Bmw M3 e della Lexus Is-F... Due, secondo me, i difetti. Il primo è che quando arrivi a 250 hai ancora talmente tanta accelerazione che il limitatore elettronico di velocità sembra quasi un muro: ci sbatti letteralmente contro. Il secondo è che gli interni sono un po' tristi, ma se ti perdi a guardare il design del volante a 250 all'ora non ti lamenterai per molto...

Lsdiff

mercoledì 12 novembre 2008

Honda S2000: come una monoposto


Che impegno, ma che soddisfazione!
Monza, seconda variante, esco tagliando sul cordolo e si innesca un sovrasterzo. Lo gestisco con tranquillità e mi lancio verso la prima di Lesmo. Che c'è di strano? Sono su una Formula 3 e la perdita di aderenza da cui sono appena scampato mi è sembrata morbida e progressiva. E sì che tanti anni fa, alla scuola piloti, le monoposto mi sembravano così fulminee nello scapparmi via di sotto il culo... Cosa è cambiato? Guido tutti i giorni una Honda S2000: una "macchinina" che ha molto da insegnare. Fa tutto quello che le dici di fare, alla lettera. A patto che glie lo dici con precisione e delicatezza. Perché lei ha un assetto delicato e ha reazioni fulminee: sbanda e si riallinea con la prontezza di una monoposto (ecco perché la F3 mi risulta così famigliare). Andare forte con lei è roba da manici e i "pilotini della domenica" che ci vanno in giro si dividono in due categorie: quelli che l'hanno tirata contro il muro e quelli che stanno per farlo... Ha un inserimento in curva formidabile e uno sterzo direttissimo (anche se il feeling non è dei migliori perché ha il passo progressivo, in pratica diventa sempre più diretto man mano che ti allontani dalla posizione centrale). Il motore non è affatto carente di coppia come si dice in giro e poi ha un'erogazione magnificamente lineare: quando entra il V-Tec cambia il rumore, ma l'impennata di coppia è omogenea e perfettamente gestibile. Se vai piano ha consumi da utilitaria ed è persino comoda, se riesci a ignorare il rumore che satura l'abitacolo già ai 130 di legge. Ma soprattutto è una delle auto più emozionanti che tu possa guidare: ogni volta che scendo da una supercar (e ne guido tante) sono sempre e comunque contento di tornare a guidare la S2000. Se ci stai facendo un pensierino, mi permetto due suggerimenti. Primo, cambia le gomme prima che siano molto consumate, se non vuoi conoscere il significato più profondo della parola "sdrucciolevole". Secondo, punta su un modello recente, con i cerchi da 17" e il controllo di stablità: perde qualcosa in termini di inserimento in curva, ma è più facile da guidare. E non sperare in un nuovo modello a breve: Honda l'ha in programma solo per il 2010.

Lsdiff

martedì 11 novembre 2008

Grande Punto Abarth: lei sì che punge!


Prova il gusto di farla... galleggiare
La Abarth che suscita più curiosità, sarai d'accordo con me, è la 500. Ma se cerchi un'auto da spremere al massimo, per goderti la guida sportiva e far fare qualche brutta figura ai fighetti da aperitivo, è difficile trovare di meglio della Grande Punto (e toglietelo 'sto "grande", per la miseria!). Sempre Abarth, si intende. Il motore, te lo dico subito, non è di quelli che ti fanno venire i capelli bianchi: spinge il giusto, nè più, né meno. Quello che fa la differenza con tante "mini" più pretenziose sono telaio e assetto. Il bilanciamento è pressoché perfetto e quando la spremi al limite e la guidi pulito, la Punto sfiora la strada galleggiando sulle quattro ruote e macina strada a un ritmo quasi infernale. Entri in pieno nelle curve da quarta marcia, anche in contropendenza, e lei fila via schietta, senza mai farti brutte sorprese. I freni poi sono modulabili e robusti e il controllo elettronico di stabilità ti salva da situazioni... imbarazzanti senza toglierti una virgola del piacere di guida. Certo non devi metterti a fare il deficiente con traversi e puttanate simili: salvo rarissimi casi servono solo a farti piantare in mezzo alle curve come fossi una rumorosa chicane!

Lsdiff

giovedì 6 novembre 2008

Video da non perdere


La più Alfa di tutte
Duecentotrenta cavalli per soli ottocento chili di peso, otto cilindri, duemila di cilindrata, novantanove centimetri di altezza e una velocità di duecentosessanta chilometri all'ora... Questi i numeri della Alfa Romeo 33 Stradale del 1967: insomma un'auto leggera, a trazione posteriore e al top come prestazioni e tecnologia. Un mito che purtroppo non ti posso raccontare in diretta, ma solo per sentito dire. Un mito che trovi raccontato in questo video di YouTube... E permettimi una considerazione al vetriolo: sono passati 40 anni e nel confronto con la 33 la nuova Alfa 8C non sembra poi questa gran meraviglia...

Lsdiff

mercoledì 5 novembre 2008

Porsche Cayman S: e l'autobloccante dov'è?


Che sete!
Non ha la linea impeccabile della 911, ma anche la piccola di casa è un gran bel vedere (la parte meno riuscita, secondo me, è raccordo tra lunotto e codino). Alla guida ha il vantaggio del motore centrale, che la rende più equilibrata: tenuta di strada e stabilità sono ai massimi livelli. Rimane un certo comportamento saltellante del muso, che è tipico del marchio, ma difficile da giustificare con uno schema meccanico di questo tipo. Anche volante cambio e frizione risentono del "family feeling" (leggi: sono un po’ duri), ma nulla tolgono al piacere di guida. Entusiasma la grinta del motore che però nell'uso normale è piuttosto assetato: in autostrada a velocità codice ho fatto fatica a vedere i 9 km/l mentre con la 997 Turbo facevo i 10... Ma il vero difetto è che il differenziale autobloccante è optional e nessun'auto priva di questo dispositivo ha il diritto di chiamarsi sportiva. O no?

Lsdiff

martedì 4 novembre 2008

Non credere a tutto quel che vedi...


Ricetta per un numero da antologia
Non è raro vedere sulle riviste foto come quella qui sopra. Notate come l'auto è su tre ruote.
Che figata eh? Il pilota dev'essere un vero "manico"!
Se fosse la tipica rivista qui ci sarebbe un panegirico sulle qualità dell'auto nella guida estrema.
Ma questa non è la tipica rivista, quindi vi dirò cosa è successo DAVVERO.
Ero andato a Monza e stavo facendo un placido giro di raffreddamento, quando ho visto un'auto gialla interessante e, invece di rientrare, ho riaccelerato per andare a vedere di cosa si trattasse. E così sono arrivato in prima variante completamente fuori traiettoria, tirando troppo e "impiccando" la staccata. La ricetta per un bell'"oooops!"
A quel punto era troppo tardi per qualsiasi cosa.
E così tra un "ohcazzocazzocazzo" e uno "speriamochestiadentro" riesco a frenare e a inserirmi in curva in modo tanto maldestro quanto improbabile. Il fotografo a bordo pista ha saputo "cogliere l'attimo".
Molto spesso, sulle riviste, la realtà non è differente: fai il numero e ne esci ringraziando il Signore per non esserti messo l'auto per cappello e non esserti reso (troppo) ridicolo. Et voilà, sul numero successivo di "Sbragoni" o "Teste Ribassate" ecco la foto che fa restare tutti a bocca aperta!

NOTA BENE: Non cercare di ripetere la manovra della foto, che è stata eseguita da un imbecille di lunga e comprovata esperienza.

Cavaliere Nero

lunedì 3 novembre 2008

Jaguar XK Coupé: un "gattone"... morto


Che figura!
Seivirgoladue secondi: tanto ci mette la Jaguar a raggiungere i cento all’ora da ferma, col suo motorone di 4,2 litri e 300 CV. Che brutta figura, di fronte a una Honda S2000 che vince lo sparo per un decimo di secondo col suo modesto 2 litri (da 240 CV)... Peccato, perché l’inglese avrebbe un ottimo telaio e un cambio automatico abbastanza sportivo: rapido e obbediente quando lo usi in sequenziale, anche se ha la spiacevole abitudine di fare di testa sua quando ti avvicini al limitatore. Vabbé, per le prestazioni c’è la R col compressore e la “base” punta soprattutto al comfort, ma certe sfide, una Jaguar da ottantaseimila euro e spiccioli non dovrebbe proprio perderle.

Lsdiff

sabato 1 novembre 2008

Nissan 350Z: aspettando la 370...


Lo spavento rivelatore
Germania, una bella autobahn senza limiti di velocità. Il tachimetro indica 267 km/h, che sono più di quanto la 350Z dovrebbe fare, ma evidentemente lo strumento è "ottimista" e la strada è in lieve discesa... Davanti a me appare un curvone e visto il senso di fiducia che l'auto mi trasmette decido di affrontarlo in pieno. Gas a fondo corsa, velocità costante, auto in perfetto equilibrio... sterzo dolcemente. Tolto un filo di genuino sottosterzo, la Nissan non fa una piega, dimostrando di avere... un telaio così! Abbandono l'autostrada e mi tuffo tra le colline deserte. Tra un paese e l'altro la "danza" è entusiasmante e la velocità cresce, finché non decido di affrontare una piega a destra davvero al limite. L'auto galleggia in equilibrio precario, con tutte e quattro le ruote che accennano appena ad allargare la traiettoria: è proprio il momento sbagliato per scoprire che sto per entrare in un centro abitato e che quindi mi tocca frenare. Ma come si dice... shit happens! Per fortuna la 350Z è dalla mia: si dimostra tutta d'un pezzo e non mi tradisce quando fluidamente rilascio il gas e comincio a frenare, riducendo l'angolo di sterzo. Con una "spazzolata" che sembra interminabile abbasso la velocità appena in tempo per entrare in paese ad andatura "codice". Pirla io, ma grande la Nissan che ha fatto davvero un capolavoro di macchina (per me migliore di tante Porsche)! Completa il quadro un motore cremoso e possente. Tra pochi mesi, tutto questo ben di Dio verrà sostituito dalla nuova 370Z: un'auto da tenere d'occhio!

Lsdiff

Alfa Romeo Brera 3.2 Q4: senza un perché


L'hanno insultata tutti e adesso tocca a me.
La Brera è forse l'auto più discussa mai fatta dall'Alfa. Nemmeno la Arna si è mai meritata tante critiche. Perché? Ho una mia teoria. La sua colpa più grave è che è bella e desiderabile: se fosse stata un cesso (come la Arna, appunto) nessuno si sarebbe mai sognato di volerla guidare e non avrebbe mai scoperto gli altarini. Quali? Che in Alfa non avevano ben chiaro in testa chi mai se la sarebbe dovuta comprare. Parliamo della 3.2 da 260 CV, che beve come un irlandese il giorno di San Patrizio e che ammazza un motore già bolso (260 CV da un 3.2?!?!?) con la trazione intrgrale e un peso di oltre 1.700 kg. Va bene per l'alfista Doc? No: è poco scattante. Va bene per il vecchio cùmenda? No: ha un retrotreno troppo ballerino, che sul bagnato se ne va a spasso facilmente. Va bene per il pischello con troppi soldi in tasca e l'ormone da sfogare? Ma per piacere... Meno male che poi è arrivata la diesel, che almeno beve poco e ha una ripresa decente, ma di certo non è un capolavoro di sportività (sì, lo so, è un eufemismo) e ormai il danno era fatto...

Lsdiff