mercoledì 29 ottobre 2008

Ferrari 328 Gts: la sa lunga la vecchietta...


I classici insegnano
Certo, è sempre una Ferrari, ma ha pur sempre più di vent'anni. Quando l'ho portata a Monza per un raduno, l'idea era di un giretto pacato. Sarò sincero, mi aspettavo la classica sportivissima scoperta anni '80: isterica nel passaggio al sovrasterzo, piagata da un telaio flessibile come un fusillo scotto e con freni che dopo due staccate decise danno le dimissioni senza preavviso. Invece...
La 328 GTS è un'auto equilibratissima, sorprendentemente efficace e ispira da subito grandissima fiducia: il peso contenuto aiuta molto e lo stesso fanno le sospensioni che non sono troppo rigide, quindi non mettono in crisi la rigidità (effettivamente modesta) del telaio. Anche le gomme fanno la loro parte, con la loro spalla molto alta: /50 le posteriori e addirittura /55 le anteriori. Dei veri "canotti", per i canoni attuali, e tuttavia garantiscono un'ottima progressività e guidabilità. L'appoggio, pur non fulmineo, è rapido e sicuro e alla 328 piace se la guido "cattivo", portando la staccata un pelo dentro la curva, con un filo di sovrasterzo. Poi, al punto di corda, spalanco il gas e lascio lavorare l'autobloccante (quello che manca a troppe "sportive" attuali). E godo... I freni sono semplicemente fantastici. Perfettamente modulabili, infaticabili. Paradossalmente, dopo cinque giri a fuoco, ho rallentato perché, forse per la giornata calda, i radiatori dell'olio non ce la facevano e il multigrado era oltre 130 °C.
Insomma, non avrà le prestazioni di una moderna belva da 500 cavalli, ma quanto a divertimento la Rossa vecchietta ha ancora molto da insegnare. Anche alle ultime arrivate.

Cavaliere Nero (stavolta in Rosso)

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