venerdì 4 settembre 2009

Gixxer 750 vs 749S - Sfida con sorpresa



Il diavolo e l'acqua santa
Questi sono i grandi dilemmi della vita: mora o bionda? Suzuki Gsx-R 750 o Ducati 749 S? Le ho avute entrambe: la giapponese in edizione 2002 e l'italiana, più recente, del 2005. Vediamole un po'...

Reattività e morbidezza della Suzuki, o dura stabilità della Ducati strettissima?
La differenza più marcata nella guida è proprio questa. La Suzuki ti mette a tuo agio fin dai primi metri: gli specchietti servono a qualcosa, la sella è morbida e il motore ai bassi è davvero docile. Puoi trotterellare o andare forte fin da subito e usarla tutti i giorni non è una tortura.

Niente a che vedere con la Ducati, che ha senso inforcare solo se lo fai per spremere la manetta. La posizione sdraiata, la sella dura, il fracasso degli scarichi (e non solo) la rendono scomodissima per andare a passeggio. Se poi penso che i suoi inutili specchietti li ho pure pagati...

Ma quando si inizia a tirare un po' iniziano le sorprese. Il motore della Gixxer ha un'entrata in coppia decisa dopo i 7.000 giri e ulula incredibilmente fino a 14.000: morbida sotto e una furia sopra. In 2° marcia comincia a spingere davvero sopra gli 80 all'ora, che sono un po' tanti fuori dalla pista... E poi ha una reattività estrema che non trasmette molta confidenza, a meno di non essere in pista e avere un bel po' di "pelo" sullo stomaco.

Chi non è un pilota si trova molto più a suo agio sulla 749. Qui tutto gira come dovrebbe e la pesantezza da fermo (la Rossa stacca 20 chili in più sulla bilancia) richiede sì decisione nella guida, ma diventa una rassicurante stabilità in curva e quando si chiede tutto al motore. Superati i 4.000 giri, la spinta è continua a essere forte fino agli 11.000 e la risposta all'acceleratore è talmente precisa che sembra di tenere la ruota posteriore nel palmo della mano.

Freni e sospensioni? La Ducati è molto meglio su entrambi i fronti e i 2 anni di differenza tra i progetti dei due veicoli giustificano solo in parte tale differenza.

Personalmente preferisco non dovermi spaventare per una chiazza di asfalto rovinato dietro la curva, piuttosto che potermi inventare la traiettoria a metà di un piegone da 3° piena. Dunque tra le due scelgo Ducati che, a sorpresa, è anche la meno cara da mantenere: la Gixxer vuole tagliandi ogni 6.000 chilometri, la 749 ogni 10.000. La differenza di costo non è tantissima e la maggior frequenza pesa non poco...

Mr. D

2 commenti:

Dado ha detto...

Venduto! ;-)

Carlo ha detto...

non sapevo di avere un amico reporter.... ;-) bell'articolo!