domenica 7 giugno 2009

Auto sportiva: questa sconosciuta




Più cerco qualcuno che mi spieghi che cos'è un'auto sportiva e più la matassa si ingarbuglia. La Porsche lo è? E la Lamborghini? O forse solo le Catheram, Atom, Radical e compagnia si meritano il titolo? Andiamo per esclusione...
Alettoni, orpelli e assetti impossibili che si vedono nei raduni di tuning servono a qualcosa? Chi guida sul serio lo sa: il loro unico scopo è estetico. Quando si tratta di fare il tempone in pista o di guidare più sicuri e disinvolti su strada quasi tutte le modifiche più appariscenti sono dannose. Fa bene Cooter di The Italian Job a richiamarci tutti a un minimo di sobrietà in questo suo interessante articolo.
E l'elettronica? In Formula 1 ha fatto miracoli, ma sulle auto di serie serve davvero? A questa domanda ho già dato una piccata risposta in un altro post (clicca qui per leggerlo), ma in sintesi la trovo utile come un paio di pinne sull'Himalaya.
Qualche giorno fa scrivevo sul forum di Quattroruote (qui la discussione) che sono sportive le auto omologate per l'attività sportiva. E forse possiamo estendere la definizione ai modelli di serie che ci si avvicinano nelle sensazioni che ti danno.
L'ultima parola? La lascio a mio fratello maggiore, che proprio ieri con tre dita di Negramaro nel bicchiere e un velo di nostalgia negli occhi mi raccontava: "Ci andavo di notte, con la vecchia Mini. Via XX settembre a manetta e poi una sterzata brusca per entrare nel ferro di cavallo... Lo facevo tutto di traverso e mi divertivo un mondo. Tutto avveniva a velocità ridicole, ma al volante di quella scatoletta ti sentivi un eroe!" Ne è passato di tempo da quando la minuscola Cooper S vinceva il rally di Montecarlo, ma possiamo dire che non fosse sportiva?

Lsdiff

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