venerdì 21 agosto 2009

Alfa Romeo Mito: sicura, soprattutto


Quasi dimenticavo
Un'altra prova nata quasi per caso: passavo da Balocco per altri succulenti motivi (ne parlerò presto in un prossimo post, ma per ora non voglio svelare il segreto) e mi è capitato di mettere finalmente le mani sulla Mito a benzina. D'accordo, come va l'ha già raccontato Fabio (clicca qui per leggere le sue impressioni), ma potevo forse rinunciare a un paio di giretti a tutta velocità fatti in prima persona? La risposta è ovvia.
Imbocco l'ingresso del tracciato chiamato "Misto Alfa" e comincio subito a snocciolare le marce. Seconda, terza... la velocità cresce rapidamente e il motore dimostra una grinta entusiasmante. Ma il bello arriva in curva. I primi inserimenti, prudentemente puliti e precisi, mi fanno capire che lo sterzo è di quelli tosti. Il muso aggredisce la corda con autorità. Mi piace!
Insisto e scopro che il posteriore, quando esagero, è ben felice di entrare in gioco e permettermi qualche "sporca" in inserimento: proprio ciò che serve per divertirsi. Sì, ma quando esagero? Proviamo... Lungo uncino in appoggio a sinistra: entro a fuoco, trovo l'appoggio e tengo la Mito sul filo del rasoio. Poi, da vero somaro, mollo di colpo l'acceleratore e chiudo lo sterzo. L'intraversata è immediata, ma progressiva. Facile da controllare. Ma soprattutto, se proprio mi ostino a cercare il testacoda, interviene con pugno d'acciaio il controllo di stabilità. Sembra la mano di Dio, che mi riprende per la collottola e mi rimette diritto. Perentorio.
Sopegnere il "grande fratello" (leggi l'Esp) non è possibile e abituato come sono ai numeri senza rete un po' mi dispiace, ma devo ammettere che pochissime altre auto abbinano divertimento e sicurezza bene quanto la piccola Alfa. L'unico difetto è che lo sterzo è completamente muto: quasi impossibile sentire attraverso i polpastrelli e i palmi delle mani il lavoro delle gomme sull'asfalto. Non è una pecca da poco per gli appassionati della guida e fa si che alla fine la cugina Grande Punto Abarth sia una scelta decisamente preferibile per chi bada al sodo.
Aggiungo poi che l'Electronic Q2, ovvero il giochetto elettronico che sfrutta le pinze dei freni per simulare il differenziale autobloccante (ce l'ha anche la 500 Abarth), non vale un autobloccante "vero" come quello della Honda Integra. E basta con questi chip del cavolo! Dopotutto 'sti mostriciattoli a quattro ruote li paghiamo ben salati!
Lsdiff

Nessun commento: